(ri)scoprire Industria 4.0

Oltre il paradigma fiscale per un’innovazione reale nella gestione della fabbrica

In ambito produzione oggi si parla molto di Industry 4.0 ma ad una analisi più attenta si scoprirebbe che  l’ argomento più discusso è quello fiscale, che fa molto spesso rima con “investimenti” o con “finanziamenti super agevolati”. Sorge quindi spontanea una domanda; qual è la vera capacità di creare valore che queste iniziative hanno? O abbiamo parlato di quarta rivoluzione prima che questa si concretizzasse?

Se andiamo oltre il beneficio fiscale, oggi più che mai estremamente importante, Industry 4.0 può e deve essere considerato un valido alleato per la possibilità che la sua implementazione offre, di disporre in ogni momento, attraverso la interconnessione tra le macchine ed i sistemi gestionali, di dati tempestivi e corretti a supporto delle decisioni.

Questa è e dovrebbe essere per noi una importante chiave di lettura. Il problema con i dati non è mai stata la quantità ma la qualità, la capacità di trasformare il dato in informazione perché una grande abbondanza di dati provenienti da un numero elevato di oggetti connessi, di per sé, non rappresenta un valore per il business. Ciò che conta, infatti, è quali sono questi dati e come vengono raccolti, gestiti e utilizzati per creare valore in modo completamente nuovo, senza ritardo.

Il reale valore di Industry 4.0 è la possibilità che offre di poter inserire in azienda soluzioni che integrino al loro interno la capacità di analizzare e sfruttare i dati stessi per definire azioni e politiche di miglioramento.

Legittimamente una domanda che gli imprenditori potrebbero a questo punto farsi è se per far parte di questa nuova rivoluzione annunciata e per poter accedere ai benefici che queste tecnologie sono in grado di offrire, debbano “buttare via tutto” e rivoluzionare impianti e processi collaudati da decenni, oppure valutare se esista una metodologia più graduale che non comporti una rischiosa discontinuità, anche in termini produttivi.

I4.0 non significa solo dover sostituire gli impianti produttivi perché è possibile attuando una politica di investimenti più graduale, applicare sensori di nuova generazione ad impianti esistenti, per registrare ed elaborare dati con cui migliorare il processo produttivo o sviluppare nuovi modelli di business.

L’ integrazione orizzontale consente di realizzare un flusso di dati interaziendale, attraverso differenti organizzazioni, potendo sfruttare soluzioni funzionali alla raccolta dei dati di produzione in tempo reale attraverso integrazioni dirette con macchine e le linee di produzione, sistemi e persone per monitorare i processi produttivi, controllare l'avanzamento degli ordini in tempo reale e interagire con strumenti sempre più performanti di planning e scheduling.

L’ evoluzione mette a disposizione di chi opera e di chi decide informazioni in numero molto maggiore e di qualità decisamente più elevata rispetto al passato, con la conseguenza che per essere 4.0 o smart, come spesso si ama definirsi, la tecnologia non basta perché serviranno competenze sempre più specifiche ed una valorizzazione delle risorse umane su soluzioni maggiormente performanti.

Analisi e studi riportano che la capacità di identificare, gestire e organizzare dati per creare valore nei processi di business è l’elemento che collega tutte le competenze 4.0: operatore, manutentore, supply chain manager, operation manager.

Siamo alla continua ricerca di performance, di recuperare efficienza e marginalità e crediamo di non poter essere smentiti se affermiamo che oggi noi tutti viviamo in un mondo isterico, dovuto all’incremento del ritmo delle decisioni da prendere; con dinamiche temporali che diventano sempre più rapide, si ha la necessità di disporre di strumenti che permettano quotidianamente di dare le giuste risposte e di sfruttare con intelligenza le potenzialità delle risorse a disposizione.

Ecco il vero significato di Industry 4.0., andare oltre la semplice visione della fiscalità per creare le reali condizioni interne per sfruttare appieno i benefici offerti dalla normativa per (ri)pensare a come competere al meglio e riuscire a dare le migliori risposte al mercato.
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