Efficacia o efficienza, l’economicità in azienda

«La gente comune pensa soltanto a passare il tempo, chi ha ingegno... a renderlo utile». Schopenhauer

Mi scuserà il grande filosofo se ci siamo appropriati di un suo pensiero per introdurre un argomento “più banale” come il concetto di economicità che quotidianamente può essere oggetto di molteplici discussioni in tante organizzazioni.

I termini efficacia ed efficienza sono molto importanti in ambito aziendale ed in generale nella pianificazione e nel controllo di ogni attività e spesso sono usati indistintamente come sinonimi anche se, in realtà, riflettono due concetti ben distinti. Il primo indica la capacità di raggiungere l’obiettivo prefissato, il secondo fa riferimento all’abilità di farlo al costo minore impiegando le risorse minime indispensabili.

In poche parole siamo molto efficaci e molto efficienti quando raggiungiamo il massimo spendendo il minimo, come due atleti che si pongono il traguardo di correre i 100 metri in meno di 10 secondi; se ci riescono sono entrambi efficaci ma tra i due risulterà più efficiente quello che avrà raggiunto l'obiettivo con il minimo dispendio di risorse e di energie.

Ritornando a noi, la poca chiarezza sul significato dei due termini è, a volte, la causa della mancanza di risultati in azienda, oppure della sua non economicità, questo perché una organizzazione può essere efficace e non efficiente e viceversa.
Si parla di efficienza quando si utilizzano in maniera economica le risorse a propria disposizione; di efficacia quando si raggiungono gli obiettivi prefissati. L’attività di un’azienda manifatturiera deve essere rivolta a raggiungere gli obiettivi prefissati, utilizzando in modo razionale le risorse disponibili.

Il concetto di economicità, sintetizza i due precedenti: la capacità dell’azienda nel lungo periodo di utilizzare in modo efficiente le proprie risorse raggiungendo in modo efficace i propri obiettivi. Fondamentale diventa l’analisi delle alternative che producono il massimo rapporto tra risultati ottenuti e mezzi impiegati.

Tornando alla pratica, la fabbrica, e lasciando la teoria (non ce ne voglia Schopenhauer), economicità nel quotidiano vuol dire avere gli strumenti adatti che permettano di gestire e analizzare gli scenari reali nella maniera più semplice e veloce per poter risparmiare tempo. Tempo da dedicare alla produzione, tempo da dedicare a pensare e ragionare su come meglio utilizzare le risorse a disposizione o per affrontare i soliti imprevisti: il fornitore in ritardo, la telefonata del cliente a cui non si può dire di no o dell’amministratore che “chiede gentilmente” se non si possa soddisfare la promessa fatta al cliente-amico.

Risparmiare anche solo un’ora al giorno su una sola linea perché si è adottato il “sequencing” ottimale in produzione vuol dire poter produrre di più nell’arco di quel turno agli stessi costi di struttura e vuol dire aver messo nella nostra “banca del tempo” un’ora che sommata a tutto il tempo risparmiato in fabbrica mi può permettere di evitare ore di straordinari o turni festivi.

In poche parole un migliore approccio alla pianificazione delle attività quotidiane e alla gestione delle “perturbarzioni”, utilizzando gli strumenti che Plannet è in grado di fornire in ambito Supply Chain con la soluzione COMPASS10, permette di creare il modello vincente che consente all’azienda di porsi sul mercato come player in grado di rispondere nel modo migliore a richieste sempre più isteriche e nel contempo creare marginalità.
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