Simulare gli scenari per prevedere l’andamento logistico



Intervista ad Alberto Vestrali (Senior Consultant, Plannet), pubblicata sullo Speciale: "Interconnettere le filiere produttive per reagire alle criticità del mercato" (Sistemi&Impresa - ed. gennaio/febbraio 2022)

Se non si integra il digitale anche nelle attività più tradizionali, è difficile – se non impossibile – efficientare la produzione e le catene del valore, perché non si governa la mole di informazioni di cui si dispone. “Spesso c’è il dato, ma questo non è diffuso in modo opportuno. Può succedere che gli uffici acquisti siano consapevoli della mancanza di componenti, ma non gestiscano l’informazione nei sistemi informativi e non la comunichino per tempo; il risultato sono i ritardi e il conseguente ‘inseguimento’ di una situazione di cui non si ha il pieno controllo. Dal punto di vista della Supply chain, dunque, un punto chiave è la collaborazione tra i nodi a monte, i fornitori, e quelli a valle, le aziende, che deve essere bidirezionale”, spiega Alberto Vestrali, Senior Consultant di Plannet, azienda che progetta software per la pianificazione, la produzione e la schedulazione di processi di Supply chain delle aziende manifatturiere. Fornitori e imprese devono quindi collaborare comunicando tra di loro in modo efficace. “I primi devono far sapere le mancanze, i ritardi ed eventuali difficoltà alle organizzazioni; le aziende, d’altra parte, sono chiamate a dare informazioni puntuali e visibilità dei propri fabbisogni anche con largo anticipo. Si tratta di creare una Supply chain integrata in cui tutti i nodi collaborino, attenuando così l’effetto della scarsità delle componenti”, continua Vestrali.

Per agevolare queste operazioni, sono utili gli strumenti di simulazione, che consentono di analizzare e anticipare i possibili scenari. “Tramite i tool tecnologici si può agire su due livelli: il primo è quello di utilizzare le informazioni per prendere decisioni strategiche volte ad ottimizzare il proprio piano di produzione in termini di Total Supply Chain Cost tramite analisi multiscenario volte, tra le altre cose, ad una analisi predittiva dell’effetto delle perturbazioni della supply chain. In questo modo, è possibile esplorare diverse soluzioni in termini di assetti di capacità da utilizzare, scelte di mix produttivo, scelte di allocazione di prodotti “switch” tra plant alternativi…; il secondo, con un taglio più operativo, consente di analizzare la schedulazione a capacità finita e verificare l’impatto di vincoli (quali la disponibilità dei materiali) sul proprio programma di produzione”, spiega il manager. In questo modo, si simulano gli effetti sull’output, per esempio, sulle date di consegna. Gli strumenti che danno visibilità della reale situazione – perché supportati da dati e informazioni attendibili – consentono di orientarsi consapevolmente anche in una Supply chain complessa: “Si vedono in anticipo i punti deboli e le criticità della filiera e questo dà modo di prevenire le interruzioni facendo valutazioni tempestive”. Negli ultimi anni c’è sempre più interesse nei vantaggi che offre la rivoluzione 4.0 perché le dinamiche si complicano. Gli investimenti nel digitale sono valutati dalle aziende come una scelta di valore, perché consentono di capire meglio gli andamenti del mercato e di assumere decisioni in modo più adeguato e informato. A questo proposito Vestrali commenta: “Sono investimenti che generalmente hanno un ritorno nel breve-medio termine e apportano un beneficio che si concretizza fin dalle prime fasi e che si protrae sul lungo termine”.

La pandemia ha sicuramente inasprito situazioni che prima erano piuttosto solide. I lockdown, i fermi improvvisi e la ripartenza repentina hanno generato una situazione senza precedenti, composta da una brusca crescita dei costi, da un mercato speculativo, un’elevata domanda e una scarsità di offerta. In questo scenario, serve quindi gestire e supportare la filiera, individuando il modo migliore per offrire stabilità e garanzia sugli acquisti. Ma non solo: “interconnessione” e “collaborazione” sono le parole d’ordine per affrontare periodi complessi.

 
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