Era il 2016 quando a Milano l’ allora Presidente del Consiglio e il Ministro dello Sviluppo presentarono il Piano Nazionale Industria 4.0. Sembra passata un’ eternità
Era il 2016 quando a Milano l’ allora Presidente del Consiglio e il Ministro dello Sviluppo presentarono il Piano Nazionale Industria 4.0 ed oggi a distanza di 2 anni si parla ancora di Industry 4.0 o Impresa 4.0 ma in termini diversi; si parla, e sottolineo si parla, di proroga dell’iperammortamento, ma non del super ammortamento per i beni strumentali tradizionali. Questo è quanto prevede il disegno di legge di Bilancio 2019 come riportato da diversi siti di informazione ( IPSOA ) ma tuttora in fase di evoluzione:
“ la maggiorazione fiscale non sarà più unica come previsto dall’attuale disciplina, pari al 150% del costo di acquisizione, ma sarà differenziata a seconda della dimensione dell’investimento. Nel 2019 continuerà anche il super ammortamento per i beni immateriali, con aliquota al 40%. L’ iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi “Industria 4.0” sarà confermato per tutto il 2019, con possibile consegna dei beni fino al 31 dicembre 2020. Cambierà però l’aliquota agevolativa: non più unica, come previsto nell’attuale formulazione, ma differenziata a seconda della dimensione dell’investimento.“
Perché prima si è detto si parla? Perché queste sono intenzioni, che devono ancora passare all’ approvazione delle Aule all’ interno della Legge di Bilancio 2019 e questi buoni propositi, devono ancora essere valutati dopo la bocciatura e conseguente richiesta di modifica da parte di Bruxelles dei numeri. Niente quindi per ora è stato scritto e deciso, tutto è in evoluzione continua ma le imprese italiane, nel secondo paese manifatturiero d’ Europa, oggi si trovano a definire budget per il 2019 non avendo ancora chiaro quale sarà lo scenario che si prospetterà.
E’ bello pensare che le motivazioni che nel 2016 hanno spinto verso il varo di questo piano siano da ricondursi alla volontà di far fare un passo verso il futuro ai nostri imprenditori. Investimenti per permettere alle aziende di crescere, di fare innovazione, di sfruttare al meglio la tecnologia che poteva e può essere messa a disposizione per competere al meglio sul mercato.
Uno studio McKinsey riportava che il cambiamento avrebbe avuto un impatto profondo nell’ambito di alcune direttrici di sviluppo come l’ utilizzo dei Dati, grazie alla potenza di calcolo e connettività, e gli Analytics, perché una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore.
Ebbene, oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, la possibilità che si migliori e perfezioni la resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati da strumenti che Plannet mette a disposizione con soluzioni potenti ma al tempo stesso flessibili per monitorare i processi produttivi e controllare l'avanzamento degli ordini in tempo reale.
Il futuro delle nostre imprese, non può fare riferimento solo alla disponibilità di finanziamenti messi a disposizione dalle varie manovre che si susseguono negli anni, quanto piuttosto alla volontà e capacità dei nostri imprenditori di non fermarsi all’ 1% ma guardare oltre. Ed oggi questo è possibile.