Il lato “green” della raccolta dati in fabbrica

Sono circa 33 milioni le persone con più di 6 anni che dichiarano di non aver letto neanche un libro di carta in un anno (il 2016), quindi il 57,6% della popolazione italiana; non penso lo abbiano fatto con un ebook reader.

Oggi la carta ha perso la sua funzione più nobile, essere il supporto per la stampa di idee e lo strumento per diffondere cultura, ma ha trovato la sua nicchia prediletta nei cassetti delle stampanti e sulle postazioni di lavoro, in una epoca dove tutto è digitale o almeno lo si afferma.

Scusate questa divagazione iniziale ma voleva solamente far emergere un dato con cui quotidianamente in Plannet ci confrontiamo con gli addetti ai lavori analizzando i processi di una azienda.

E’ capitato, una volta, che analizzando questi processi ci siamo imbattuti in un numero, 900.

Posso assicurarvi che Novecento non è il nome del pianista che ha dato il titolo all’ omologo libro di Alessandro Baricco ma sono “solo” le giornate uomo che in azienda venivano utilizzate per “gestire” la carta in produzione, distribuire ordini di lavoro e relativa documentazione, raccogliere i dati di produzione e gli eventi quotidiani come fermi, causali, durata degli attrezzaggi e interventi di manutenzione, carichi e scarichi, scarti e gestire i piani di controllo della qualità.

Tutto questo riportato su fogli di carta che nel migliore dei casi venivano consegnati alla mattina e ritirati a fine turno una volta al giorno se non c’ era la necessità di modificare il piano di produzione e quindi inviare un “messo” a ritirare e ridistribuire ordini di lavorazioni modificati.

Dimentichiamoci per un attimo il lato poco “green” di questo approccio e la foresta di alberi abbattuti e concentriamoci su come un approccio di questo tipo impatta sulle attività quotidiane dell’azienda.
Il lato positivo è sicuramente da ricondursi all’attività fisica del “messo aziendale” che ogni giorno ha la possibilità di mantenersi in forma facendo chilometri e chilometri senza la necessità di andare in palestra o correre al freddo o al caldo a seconda della stagione.

Analizzando invece gli eventi da un punto maggiormente utilitaristico e legato alla efficienza ci si accorge come il valore dei dati raccolti abbia un significato puramente statistico perché, nel migliore dei casi, i dati vengono inseriti a fine turno nel sistema, con l’evidente impossibilità di gestirli in tempo reale, e quindi senza nessun beneficio e supporto a chi deve gestire e governare gli eventi.

La soluzione COMPASS10 di Plannet, il software per l’ Impresa 4.0, mette a disposizione dell’azienda e di chi opera uno strumento per la gestione real-time, senza ritardi, di tutte le informazioni che nascono in produzione, sulle linee, per rispondere nel minor tempo possibile agli eventi riconducibili ad ogni fase del processo produttivo.

Le caratteristiche di COMPASS10 permettono di avere una fabbrica “paper less”, dove i flussi informativi da e verso le macchine sono gestiti in tempo reale.
Dispatching dei programmi di produzione ai reparti, raccolta dati e monitoraggio impianti, avanzamento della produzione, tracciabilità e rintracciabilità dei lotti, controllo qualità e manutenzione impianti, etichettatura ed identificazione, elaborazione e monitoraggio degli indicatori di performance (KPI) del processo produttivo sono le funzionalità più importanti del software MES di COMPASS10, realizzabile attraverso un’infrastruttura “di campo” costituita da devices di tecnologia differente (PC industriali touch-screen, PDA wifi, tablet, etc) e da connessioni ed integrazioni dirette con i PLC ed i sistemi di automazione degli impianti.

Essere “green” conviene, non solo da un punto di vista ecologico.
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